Impianto di filtraggio a osmosi inversa con recupero acqua nella cassetta del water.
L’acqua è l’oro del terzo millennio, pertanto dovendo dotarci per esigenze floreali di un impianto di filtraggio a osmosi inversa, mi è risultato impossibile farlo senza studiare una formula per recuperare l’acqua di scarto.
E’ necessario precisare infatti che questo genere di impianti prevede per ogni litro di acqua pulita e filtrata, uno scarto di 3-4 litri di acqua che in generale vengono buttati direttamente nello scarico.
Va premesso anche che il nostro paese non è tra quelli più avanzati, dove per far defluire i nostri rifiuti solidi e liquidi si utilizzano le acque bianche recuperate dai pluviali, da noi l’acqua è abbondante, pertanto possiamo permetterci di sciupare dai 3 agli 8 litri d’acqua potabile ogni volta che la nostra natura chiama.
Dalle sopracitate premesse nasce l’idea di recuperare l’acqua di scarico dell’impianto a osmosi inversa per riempire la cassetta del WC. Per fare questo ho sostituito il galleggiante in dotazione alla nostra cassetta Geberit con un’altro acquistato in un grande magazzino di hobbistica.
Ho applicato al tubo di uscita dell’acqua un raccordo rapido da 1/8″ per il tubo rilsan. Non essendo possibile filettare il tubo grezzo di fusione, ho utilizzato una colla metallica bicomponente. Al raccordo ho poi allacciato il tubo di ingresso all’impianto. Così facendo, quando il galleggiante è abbassato abbiamo in ingresso la stessa pressione dell’impianto di rete.
Il tubo bianco che alimenta l’impianto scorre lungo il fondo della cassetta per poi risalire ed uscire dal foro in alto presente sul lato opposto.
Dal medesimo foro entra invece il tubo rosso dell’acqua di scarto in uscita dall’impianto a osmosi.
Il tubo scorre lungo la parte alta della cassetta per poi discendere sul fondo in prossimità del rubinetto di ingresso al quale è stata fissata con una fascetta da elettricista. Il tubo dell’acqua filtrata in uscita dall’impianto a osmosi alimenta una tanica che una volta riempita deve essere sostituita.
Terminato il montaggio, aprendo lo scarico del WC, il galleggiante si abbassa, aprendo il rubinetto e mettendo in pressione l’impianto. Dopo una decina di secondi il gocciolare dell’acqua nella tanica ci conferma che l’impianto a osmosi è entrato in azione.
L’acqua di scarico riempie la cassetta in un tempo variabile tra i 10 e i 25 minuti, a seconda che si usino 3-4 o tutti gli 8 litri di capacità della cassetta. Il tempo di riempimento è influenzato anche dalla pressione di rete, che non ho misurato, ma al primo piano non è bassissima.
Quando la cassetta è piena, il galleggiante si solleva chiudendo il rubinetto che alimenta l’impianto.
Ho calcolato che vivendo in 3 in casa, anche se fuori per molte ore al giorno, usiamo lo scarico del WC mediamente 5-6 volte al giorno ciascuno.
Se la quantità media di acqua che viene scaricata è di circa 5 litri, produrremo quotidianamente circa 20 litri di acqua filtrata, sufficienti per il nostro fabbisogno.